Saggezza. Saper vivere ai piedi di un vulcano - 9788833312743

Saggezza. Saper vivere ai piedi di un vulcano: Dopo l'affresco di "Decadenza", che raccontava l'ascesa e la profonda crisi della nostra civiltà, per Michel Onfray è venuto il momento di delineare un modello positivo a cui ispirare l'esistenza individuale e collettiva: lo trova nei grandi protagonisti dell'antica Roma. Il filosofo francese attinge a piene mani dalla storia romana per darcene un'interpretazione eretica e di buonsenso allo stesso tempo: a differenza della pomposa (e inutile) metafisica dei greci, che vivevano con gli occhi rivolti al cielo delle idee, i romani sono veri e propri maestri di vita, «saggezza» incarnata, dunque filosofia allo stato puro. I greci imbrogliavano con le loro fumose teorie, mentre i romani, che sapevano vivere con i piedi ben piantati a terra, continuano a illuminarci e a spronarci con i loro grandi esempi. I discorsi non valgono nulla se non si trasformano in gesti, azioni, carne - ed è uno spettacolare teatro di corpi quello che allestisce Onfray, di suicidi grandiosi e di combattimenti di gladiatori, di amicizie sublimi e di omicidi che cambiano il corso della Storia. Diviso in tre grandi parti, dedicate rispettivamente a Sé, agli Altri e al Mondo,Saggezza ci esorta a (ri)trovare il romano che è in noi, ovvero la capacità di prenderci cura di noi, della comunità e della natura, e prova a dare una risposta alle domande più difficili: che uso fare del proprio tempo? Come rimanere saldi nel dolore? Si può invecchiare bene? Bisogna generare figli? Come si fa ad addomesticare la paura della morte? Cosa ci insegna la natura?Voce rara e preziosa nei nostri «tempi alla fine del tempo»,
After the fresco of "Decadence", which told of the rise and deep crisis of our civilization, for Michel Onfray it was time to outline a positive model to inspire individual and collective existence: he finds it in the great protagonists of the ancient Rome. The philosopher French draws heavily on Roman history to give us a heretical and common-sense interpretation at the same time: unlike the pompous (and useless) metaphysical of the Greeks, who lived with their eyes turned to the sky of ideas, the Romans are true and masters of life, embodied "wisdom", therefore pure philosophy. The Greeks cheated with their smoky theories, while the Romans, who knew how to live with their feet firmly planted on the ground, continue to enlighten us and spur us with their great examples. The speeches are worth nothing if they don't turn into gestures, actions, flesh - and it's a spectacular theatre of bodies that set up Onfray, grandiose suicides and gladiator fights, sublime friendships and murders that change the course of history. Divided into three great parts, dedicated respectively to Self, the Others and the World, Wisdom urges us to (re)find the Roman who is in us, that is, the ability to take care of us, the community and nature, and try to give an answer to the most difficult questions : what use to make of your time? How to stand still in pain? Can it age well? Do you have to have children? How do you tame the fear of death? What does nature teach us? A rare and precious voice in our "times at the end of time,"