Le chimiche di Primo Levi - 9788896487273

Le chimiche di Primo Levi: La chimica ha scandito i principali momenti biografici di Primo Levi, dall'esordio con "Se questo è un uomo" (1947) al manoscritto incompiuto di "Chimica per signore", passando per i racconti fantascientifici e il capolavoro de "Il sistema periodico" (1975). Dalla scelta universitaria come motivo di resistenza interiore nell'Italia delle leggi antiebraiche, alla professionalità come fattore di salvezza nell'inferno del Lager, al lavoro amato, remunerativo e terapeutico nel doloroso reinserimento del reduce e, più in generale, quale inesauribile fonte d'ispirazione per il suo "secondo mestiere" di scrittore. Tra gli autori italiani del Novecento, Primo Levi è colui che meglio supera gli steccati tra le due culture storicamente separate della scienza e dell'arte, proprio quando la Shoah segnava irrimediabilmente la fine del Positivismo e dell'Umanesimo. L'opera a cui stava lavorando dopo la fatica de "I sommersi e i salvati" (1986) e interrotta dalla morte nel 1987, testimonia tragicamente questa continuità. Attraverso la chimica come paradigma interpretativo del mondo, scienza naturale e insieme umana, Primo Levi ha suo malgrado trionfato laddove la filosofia, la storia e altre discipline hanno fallito: spiegare l'enigma di Auschwitz e del suo indotto. Così, questo libro procede, come addentrandosi in un laboratorio chimico, per ripercorrere le tappe cruciali di quell'itinerario tortuoso, drammatico e necessario.
Chemistry has punctuated the main bio Primo Levi, moments after his debut with "If that's a man" (1947) at the unfinished manuscript of "chemistry" science fiction stories to ladies and the masterpiece of the periodic system "(1975). By the University as a ground for inner resistance in Italy's choice of anti-Jewish laws, and professional as an element of salvation in the hell of the concentration camps, at work loved, rewarding and painful rehabilitation therapy of vet and, more generally, such inexhaustible source of inspiration for his "second job" as a writer. Romantic Italian composers of the twentieth century, Primo Levi is the one who best overcomes the fences between the two historically separate cultures of science and art, just as the Holocaust marked irrevocably the end of positivism and humanism. The piece he was working on after the trouble of "the drowned and the saved" (1986) and interrupted by death in 1987, is tragically this continuity. Interpretive paradigm of the world through chemistry as natural science and human together, Primo Levi has unwillingly triumphed where philosophy, history and other disciplines have failed: explaining the enigma of Auschwitz and its induced. So, this book progresses, as entering into a chemical laboratory, to retrace the crucial steps of that circuitous route, dramatic and necessary.