Guarire le parole. L'ebraismo europeo tra filosofia e letteratura - 9788860873613

Guarire le parole. L'ebraismo europeo tra filosofia e letteratura: Il cuore tematico di questi Atti del convegno, rappresenta un omaggio ad una stagione feconda della cultura del Novecento, che ha visto massiccia la presenza di ebrei nel campo della letteratura, dell'arte, della filosofia, della scienza. Questo libro intende rispondere all'esigenza etica del pensiero ebraico novecentesco, volto a ridare il giusto spessore di senso alle tante parole oscure e frammentate del nostro tempo, guarendole dalla loro dispersività, ma anche indicando l'ordito "pro-vocante" del volto di colui che legge e chiama a responsabilità lo scrittore, impegnato a esprimere la verità delle parole, la profondità del loro dire, l'ampiezza della loro espressione, l'altezza della loro destinazione. Studiosi delle università di Messina, Catania e Roma hanno approfondito questi affascinanti nodi teorici, ripercorrendo alcune avventure intellettuali attraverso la scrittura di Kafka, Saba, Debenedetti, Jabès, Bassani, Uhlman, Grosmann e molti altri, al fine di rivelare l'ordito nascosto delle parole scritte, in parte segnate dalla ferita profonda di Auschwitz, ma anche dalle potenzialità messianiche, che continuano a fecondare tratti luminosi della nostra storia.
The thematic heart of these conference proceedings, represents a tribute to a fruitful season of culture of the 20th century, which saw massive Jewish presence in the fields of literature, art, philosophy, science. This book intends to respond to the ethical requirement of modern Jewish thought, aimed at restoring the right thickness of meaning to the many dark and fragmented words of our time, healing them from their lack of coherence, but also pointing to the warp "pro-voking" of the face of the one who reads and calls to responsibility the writer, engaged to express the truth of the words, the depth of their mean, the breadth of their expression the height of their destination. Scholars of the University of Messina, Catania and Rome have delved into these fascinating theoretical knots, retracing some intellectual adventures through the writing of Kafka, Saba, Debenedetti, Jab??s, Bassani, Uhlman, General and many others, in order to reveal the hidden warp of written words, partly marked by the deep wound of Auschwitz, but also by the potential bright strokes, which continue to fertilize Messianic in our history.