Il giardino dei segreti. Organizzare e vivere gli spazi esterni nei servizi per l'infanzia - 9788884341051

Il giardino dei segreti. Organizzare e vivere gli spazi esterni nei servizi per l'infanzia: I giardini dei servizi educativi sono pieni di segreti, nel senso che ci sfugge gran parte di quello che vi succede. Ma questo non significa che sia senza significato educativo, anzi. L'autrice mette in discussione la tradizionale idea del giardino come il luogo della pausa, "dell'ora d'aria", dello sfogo. Attraverso dei piccoli episodi narrati e delle fotografie (guardando "con lo zoom"), il libro mette a fuoco il senso e il fascino della vita in giardino. Presenta un ritratto di una risorsa educativa preziosa: un (potenziale) laboratorio dell'intelligenza, un luogo di scoperte, di esplorazioni, di iniziative, di progetti, di incontri (e di scontri), di collaborazioni, di costruzioni. Propone degli accorgimenti pratici per quello che riguarda la regia educativa del giardino, parla degli elementi inerti, delle piante, degli arredi, dei materiali. Riflette sulla presenza determinante degli adulti. Propone a loro un atteggiamento attivo ma non intrusivo, un ruolo da facilitatori, ascoltatori, accompagnatori, interlocutori. Il giardino appare come un luogo di "intercultura" tra adulti e bambini.
The gardens of the educational services are full of secrets, in the sense that we miss much of what happens there. But this does not mean that it is without educational significance, quite the contrary. The author questions the traditional idea of the garden as the place of pause, of "air time", of venting. Through small narrated episodes and photographs (looking "with the zoom"), the book focuses on the meaning and charm of life in the garden. It presents a portrait of a precious educational resource: a (potential) laboratory of intelligence, a place of discoveries, explorations, initiatives, projects, meetings (and clashes), collaborations, constructions. He proposes practical measures for what concerns the educational direction of the garden, he talks about inert elements, plants, furnishings, materials. It reflects on the decisive presence of adults. It proposes to them an active but non-intrusive attitude, a role as facilitators, listeners, accompaniers, interlocutors. The garden appears as a place of "interculture" between adults and children.