Il grande libro dei 4000. Vie normali e classiche - 9788885468528

Il grande libro dei 4000. Vie normali e classiche: All'origine del desiderio di scalare le montagne c'è sempre una certa sensibilità estetica: l'attrazione per la bellezza di queste strutture grandiose, per un ambiente naturale ancora intatto e potenzialmente ostile, per l'armonia del gesto sportivo. Ciascun alpinista, in fatto di montagne, ha le sue preferenze, identificate in funzione di elementi semplici (forma, colore, struttura e geologia) e complessi (situazione geografica, vicende umane). Anche la quota è un fattore rilevante nella determinazione di un obiettivo alpinistico. L'altezza di una montagna, oltre a rappresentare un dato geografico, fornisce informazioni sulle dimensioni della montagna stessa rispetto alle vicine, sulle caratteristiche del paesaggio, sull'impegno fisico che sarà necessario per l'ascensione. Nel contesto di un massiccio o di una catena montuosa, il picco più elevato possiederà probabilmente anche molti di quei primati che attraggono immediatamente lo sguardo: la parete più grande, la cresta più alta, il ghiacciaio più esteso. La natura estrema dell'ambiente d'alta quota, incantevole in una bella giornata di sole e infernale sotto la tempesta, esercita un fascino a cui è difficile sottrarsi dopo averne fatto esperienza. Nella catena alpina l'ambiente d'alta quota si manifesta in genere già verso i 3000 metri. Un numero limitato di cime raggiunge i 4000 metri, tra le quali solo alcune superano i 4500 metri e una singola, il Monte Bianco, sfiora i 5000. Paragonate alla maggior parte delle altre sommità della catena, le cime alpine di 4000 metri assumono quindi proporzioni rilevanti. Malgrado la
At the origin of the desire to climb mountains there is always a certain aesthetic sensibility: the attraction for the beauty of these grandiose structures, for a natural environment still intact and potentially hostile, for the harmony of the sporty gesture. Each mountaineer, in terms of mountains, has his own preferences, identified according to Simple elements (form, color, structure and geology) and complexes (geographic situation, human vicissitudes). The quota is also a significant factor in the determination of a mountaineering objective. The height of a mountain, in addition to representing a geographic datum, provides information on the size of the mountain itself compared to the nearby, the characteristics of the landscape, the physical commitment that will be necessary for ascension. In the context of a massif or mountain range, the highest peak will probably also possess many of those primates that immediately attract the eye: the larger wall, the highest ridge, the largest glacier. The extreme nature of the high altitude environment, enchanting in a beautiful sunny and infernal Day under the storm, exerts a fascination that is difficult to evade after having experienced it. In the mountain range, the high altitude environment is usually already about 3000 meters. A limited number of peaks reach 4000 meters, among which only some exceed 4500 meters and a single, Mont Blanc, touches the 5000. Compared to most of the other summits of the chain, the alpine peaks of 4000 meters take on significant proportions. Despite the