Aristocratici e servi. Riflessioni sulla disuguaglianza nel lavoro - 9788856800173

Aristocratici e servi. Riflessioni sulla disuguaglianza nel lavoro: Per molti lavorare si riduce spesso ad una sequenza di compiti regolata da procedure, certo non di stampo tayloristico ma che comunque risolvono in maniera prescrittiva il problema di cosa fare, quando farlo, come farlo. Il lavoro è cambiato e cambia in continuazione, nelle sue caratteristiche oggettive, ma anche dal punto di vista soggettivo, nei significati che assume per i lavoratori, nei legami di appartenenza con la propria organizzazione, nella "parte di sé" che ciascuno può mettervi. Osservando questi mutamenti, possiamo riflettere sul tema della qualità intrinseca del lavoro di oggi, un lavoro che sembra liberato, ma che forse ha perso molti dei suoi significati. Questa disuguaglianza è un problema? L'Autore crede di sì e individua alcuni tipi di lavoratori (mercena-ri, "in transito ", flessibili, stabili e fedeli) destinati a ruoli e prestazioni in cui si esprime, in maniera spesso irreversibile, la dualità del lavoro, suggerendo poi alcune linee guida per delineare lo spazio di un "bel lavoro", a partire dal fatto che le risorse soggettive - capacità e competenze, motivazioni, relazioni, aspettative, speranze - sono ancora il patrimonio più importante cui attingere.
For many work often shortens to a sequence of tasks regulated by procedures, certainly not prescriptive manner tayloristico mold but that resolve to the problem of what to do, when to do it, how to do it. The work has changed and is always changing, in its objective characteristics, but also from a subjective point of view, meaning that it takes for workers in the bonds of membership with your organization, in "part" that everyone can get. Observing these changes, we can reflect on the theme of intrinsic quality of work today, a job that seems liberated, but that maybe it has lost many of its meanings. This inequality is a problem? The author thinks so and identifies certain types of workers (mercena-ri, "in transit", flexible, stable and faithful) for roles and performances in which is expressed, in an often irreversible, duality of labor, suggesting then some guidelines to outline a "good job", starting with the fact that subjective resources-skills and competences, motivations, relationships, expectations most important heritage, are still hopes to draw from.