Trieste multiculturale. Comunità e linguaggi di integrazione - 9788815139832

Trieste multiculturale. Comunità e linguaggi di integrazione: Trieste, divenuta porto franco nel 1719, rappresenta, per la collocazione geografica e la sua storia, un luogo di incontro di culture e di interazione di linguaggi diversi. Questa sua peculiarità è visibile nelle tracce che scrittori e poeti, provenienti da paesi diversi, hanno lasciato, da Joyce a Rilke, da Verne a Morris. Ma in che modo tale carattere si riflette sulle comunità che vivono nel territorio di Trieste, ed anche in un'area più vasta che ricomprende l'Austria, la Slovenia e la Croazia? Frutto di ricerche condotte da un gruppo di studiosi e giovani ricercatori dell'Università di Trieste, il volume analizza, da punti di vista diversi (storico, filosofico e giuridico), come - in un contesto così particolare e denso di "passato" - le istituzioni possono dialogare e interagire con le "minoranze" presenti sul territorio. La ricerca dedica particolare attenzione alle comunità islamica, cinese e sinti. L'opera è divisa in tre parti, dedicate rispettivamente ai linguaggi, alle esperienze nell'area macroregionale e, infine, agli strumenti e ai metodi di integrazione multiculturale. In questa terza prospettiva, sulla base di altre esperienze note (Francoforte, Londra), il volume presenta alcune ipotesi di studio per un modello "Trieste" di integrazione multiculturale.
Trieste, now free port in 1719, represents, for the geographical position and its history, a meeting place of cultures and interaction of different languages. This peculiarity is visible in traces that writers and poets, from different countries, left, from Joyce to Rilke, from Verne's Morris. But how that character is reflected on the communities living in the territory of Trieste, and in a larger area that includes Austria, Slovenia and Croatia? The result of research conducted by a group of scholars and young researchers from the University of Trieste, the volume analyzes, from different points of view (historical, philosophical and legal), as-in an environment so unique and full of "past"-institutions can communicate and interact with the "minorities" in the area. Research pays particular attention to the Islamic community, Chinese and sinti. The work is divided into three parts, devoted respectively to the languages, the experiences-regional area and, finally, to the tools and methods of multicultural integration. In this third perspective, based on other experiences notes (Frankfurt, London), the book presents some hypotheses for an innovative "Trieste" model of multicultural integration.