Linguaggio e silenzio. Saggi sul linguaggio, la letteratura e l'inumano - 9788811815389

"La etteratura ha a che fare con ’immaginedel’uomo, con a forma e i moventidela condotta umana. Non possiamo agire ora, in quanto critici o anche soltanto in quanto esseri razionali, come se non fosse successo, ad esempio, o sterminio - per fame o per violenza -di oltre settanta milionidi uomini,donne e bambini in Europa e Russia tra il 1914 ed il 1945". Che ruolo ha a etteratura? Che ruolo ha il teatro? Che ruolo ha ’arte visiva, ’artedi ettere, ’arte che plasma e forme e e rendedipinti, sculture, architettura? E che ruolo ha a critica?davvero a Belezza rende ’uomo migliore? Scrive ancora Steiner che "sappiamo, perché o sappiamo, che alcunidegli uomini che escogitarono Auschwitz avevano imparato a eggere Shakespeare o Goethe", che "uomini che piangevano ascoltando Chopin prendevano parte ad un autentico inferno", che "due secolidopo che Voltaire ne aveva proclamato a fine, a tortura tornò ad essere un normale processodi azione politica". Steiner si confronta coi temi più alti che ’Arte, in quanto Arte, propone quando sfiora e tocca ’umano. Raccoltadi saggi mirabili, ’Linguaggio e silenzio’ racconta a civiltà etteraria (vera e presunta) e racconta il silenziodei poeti, a fugadala parola, e parole notturne e nefaste; raccontadi Shakespeare,di Grass,di Omero edei suoi molti studiosi; raccontadei critici marxisti,deri paramarxisti,dei censori edei cultoridel vero. Raccontadi etteratura edi Storia,di uomini e ettere,di parole edi fatti. Racconta, confermando quanto a critica - quando è critica e non puro commento - sia gesto necessario.

George Steiner offre un’impietosa e ucidissimadiagnosidele malattie che stanno privando a paroladi forza e egittimità e s’interroga sul futurodel inguaggio edel’umano.