Perciò veniamo bene nelle fotografie. Nuova ediz. - 9788804709213

Perciò veniamo bene nelle fotografie. Nuova ediz.: "Non si muove nessuno, qua, perciò veniamo bene nelle fotografie": sono i versi implacabili che sintetizzano la condizione di una generazione, quella del protagonista di questo romanzo e dei suoi amici, talmente precari da risultare fermi, paralizzati. L'io narrante è un dottorando in storia che, con l'amico Teo, operatore di call center, si trasferisce dalla provincia veneta nella Padova universitaria: centoventi euro al mese per mezza stanza, uso cucina e bagno in un appartamento condiviso con altri quattro coinquilini in un quartiere popolare, dove gli studenti e i giovani lavoratori si mescolano alle famiglie di nigeriani, moldavi e magrebini. Tra una sbronza con alcolici di sottomarca, un pomeriggio in sala prove con la sua band punk-rock e la scrittura di una tesi sulla guerra del Piave, il protagonista combatte con un barone universitario che sembra preferirgli una collega carina, mentre l'amica Mara si barcamena tra provini e corsi di recitazione dove i maestri ci provano con le allieve, Teo intraprende una carriera da tagliatore di teste in una multinazionale, Los dopo la laurea in matematica decide di espatriare in Belgio e Arturo continua a offrire a tutti il bicchiere della staffa al bar dell'albergo in cui lavora di notte. A scandire i giorni di questi trentenni affetti da rabbie colossali, gioie inquinate e nostalgie cattive è un'eterna attesa, la ricerca di una via di fuga che li conduca fuori dalla loro sala d'aspetto, da quel "nulla tenace che neanche hanno voglia di ammobiliare". A sette anni dalla sua prima edizione, Mondadori ripubblica in una versione a
"No one moves here, so we come good in the photographs": it is the relentless verses that sum up the condition of a generation, that of the protagonist of this novel and his friends, so precarious that they are still, paralyzed. The narrator is a PhD student in history who, with his friend Teo, a call center operator, moves from the Venetian province in university Padua: one hundred and twenty euros a month for half a room, use kitchen and bathroom in an apartment shared with four others housemates in a popular neighborhood, where students and young workers mingle with families of Nigerians, Moldovans and Maghreb. Between a drunken under-brand alcohol, an afternoon in the rehearsal room with his punk-rock band and writing a thesis on the Piave War, the protagonist fights with a university baron who seems to prefer a cute colleague, while his friend Mara Teo embarks on a career as a head cutter in a multinational company, Los after graduating in mathematics decides to emigrate to Belgium and Arturo continues to offer everyone the glass of the bracket at the bar of the hotel where he works at night. To mark the days of these thirty-somethings suffering from colossal rabbis, polluted joys and bad newsising is an eternal expectation, the search for an escape route that leads them out of their waiting room, from that "nothing tenacious that they do not even want to furnish". Seven years after its first edition, Mondadori re-publishes in a version