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Caste, banche, lavoro e stato sociale nell'Italia della decrescita infelice - 9788898360048
di Piero Tateo edito da CSA Editrice, 2013
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Caste, banche, lavoro e stato sociale nell'Italia della decrescita infelice
- Autore: Piero Tateo
- Editore: CSA Editrice
- Collana: I saggi
- Data di Pubblicazione: 2013
- Genere: PROBLEMI E SERVIZI SOCIALI
- Argomenti : Italia-Politica Italia-Economia Italia-Società
- Pagine: 216
- ISBN-10: 8898360045
- ISBN-13: 9788898360048
Caste, banche, lavoro e stato sociale nell'Italia della decrescita infelice: L'Italia del ventunesimo secolo è il paese socialmente più diseguale, squilibrato e inefficiente d'Europa. In esso convivono due welfare: quello solidale e inclusivo (trasformato in bancomat del debito pubblico) e quello delle corporazioni, delle banche, delle caste, cioè di quella parte della "società civile" che ritiene di avere diritto all'ozio, all'evasione fiscale, ai privilegi, alle pratiche corruttive e all'illegalità. Questo dualismo uccide i sogni, pialla i talenti, distrugge qualità e merito, e trasforma lo Stato in una mostruosa macchina dell'ingiustizia sociale. Una "decrescita infelice" sta avvilendo il lavoro, la voglia di intraprendere e l'amore verso la Nazione, e non appare più rinviabile un cambiamento che tocchi le radici della "questione morale" italiana. Esso dovrà essere profondo, fondato sui principi e sui valori della nostra Costituzione, mettendo lavoro e uguaglianza al centro di una nuova stagione. In questo modo potranno tornare in noi italiani l'orgoglio e la speranza di un futuro degno del nostro splendido passato.
The Italy of the 21st century is the most socially unequal country, unbalanced and inefficient in Europe. In it two welfare: that supportive and inclusive (turned into ATM public debt) and that of corporations, banks, castes, IE that part of the "civil society" that believes it has the right to idleness, tax evasion, privileges, to corrupt practices and to illegality. This dualism kills the dreams, Planer talents, destroys quality and merit, and turns the State into a monstrous machinery of social injustice. A "wretched" degrowth is avvilendo work, the desire to take and love for the nation, and does not appear long overdue a change that touches the roots of "moral issue" of Italy. It must be deep, based on the principles and values of our Constitution, putting work and equality at the Centre of a new season. In this way they will come back to us Italians, the pride and the hope of a future worthy of our past.
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