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Niente - 9788807018855
di Janne Teller edito da Feltrinelli, 2012
- € 12.00
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Niente
- Autore: Janne Teller
- Editore: Feltrinelli
- Collana: I narratori
- Data di Pubblicazione: 2012
- Genere: letterature straniere: testi
- Pagine: 119
- Traduttore: D'Avino M. V.
- ISBN-10: 8807018853
- ISBN-13: 9788807018855
“Non c’è niente che abbia senso, è tanto tempo che lo so. Perciò non vale la pena far niente, lo vedo solo adesso.” Con la lucidità e la determinazione dei suoi tredici anni Pierre Anthon decide, il primo giorno di scuola, di mollare tutto e di starsene sul ramo di un albero a gridare l’inutilità della vita e lanciare prugne. Esce dalla porta della classe 7A della scuola di Taering, forse fin troppo tranquilla cittadina danese, e lascia un vuoto tra i compagni che da quel giorno non si daranno pace per quel gesto. È Agnes a raccontarci ciò che succederà da quel momento in poi, un momento che farà da sparti acque tra la spensieratezza dell’infanzia e l’ingresso doloroso nell’adolescenza. Le parole di Pierre s’insinuano nella mente dei ragazzi a lui più vicini e fanno crescere un sentimento tra inquietudine e preoccupazione, determinazione e rabbia. Sono decisi a tutti i costi a dimostrare al novello Barone Rampante, che un significato esiste, che si trova da qualche parte e loro lo scoveranno. Si parte dalla raccolta di oggetti con un particolare valore affettivo tra la gente del paese, ma ben presto si rendono conto che questo non basta, che lascia in loro un senso d’incompletezza. Le parole di Pierre Anthon risultano più forti, più potenti del mucchio di cimeli e ricordi raccolti. Squarciano una verità che spazza via tutto. Ci vuole qualcosa di più profondo, unico. La ricerca continua e li spinge ben oltre un limite fino a quel momento neanche immaginato: una spirale di crudeltà e violenza, un crescendo di richieste mai osate prima. Tutto avviene all’interno del ristretto gruppo di amici, ognuno dei quali dovrà rinunciare ad una parte di sé per dare senso ad un tutto che li rappresenti: la catasta del significato. Uno stile asciutto e diretto, puntellato da frasi in crescendo distribuite lungo tutta la narrazione quasi a sottolineare nello stile l’aumento d’intensità della storia, accompagna il lettore nei ricordi che Agnes ha dell’anno che avrebbe cambiato al sua vita, e quella dei suoi compagni, per sempre. Un romanzo, che mi sento di chiamare di formazione, che si legge tutto d’un fiato e lascia nel lettore un senso d’inquietudine, una testa piena di domande e forse una sola certezza: in fin dei conti ad avere un senso è la ricerca, più del significato stesso.
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