Il giornalino di Gian Burrasca - 9788811811275

questo è un libro scritto sottoforma di diario il cui protagonista è Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca. il fatto di chiamarsi Burrasca ha a che fare con il fatto che lui è un ragazzo giovane "scapestrato" perchè non perde mai tempo e combina solo disastri e scherzi. tantè che molto presto i genitori stanchi del suo comportamento e di tutti i guai che si trovano a dover affrontare lo mandano in collegio dove però non perderà tempo in quanto continuerà imperterrito a fare tanti e tanti scherzi. conosciuto da tutti è senz’altro l’episodio della pappa al pomodoro ma ce ne sono davvero tantissimi altri. oppure ancora toglie l’unico dente che era rimasto allo zio giocando a tentare di pescarlo.e ce ne sono moltissimi altri che non smettono mai di sorprendere e di far ridere. difatti anche se il libro ha più di 100 anni è stato scritto veramente ottimamente, è facile da comprendere e non è per niente pesante ma anzi, tutt’altro. difatti le vicende narrate sono molto dettagliate ma senza mai cadere nel noioso. questo libro infatti si legge tutto d’un fiato perchè colpisce la genialità dell’autore nel raccontare tutte le vicende e gli scherzi del protagonista. è davvero un libro unico che non può non essere letto per la sua genialità. non prendete paura perchè è catalogato sotto i libri cosidetti "classici" e non pensate che non valga la pena di leggerlo perchè sono certa che vi piacerà. lo consiglio vivamente a tutti dai più piccoli ai più grandi perchè deiversamente da molti altri libri questo non ha età

Romanzo redatto da Vamba (Luigi Bertelli) nel 1907, “Il giornalino di Gian Burrasca” è una delle opere più conosciute dell’inizio del ventesimo secolo. Scritto sottoforma di diario, il libro parla delle avventure di un giovinetto di nove anni, Giannino Stoppani, soprannominato Gian Burrasca dalla sua famiglia a causa dei numerosi guai di cui si rende artefice. Scritto sulla falsa riga di “Cuore”, questo testo si differenzia per una minore serietà e per una maggiore comicità; per tutta la durata della storia si narrano i delitti infantili di cui il protagonista si macchia, ora volontariamente ora involontariamente. Attraverso la semplice mentalità del ragazzino si trasmette lo stile di vita dell’epoca, a cui lui spesso si oppone, cercando di aggirare le regole, non per cattiveria, ma per ricerca di divertimento. Sia che il protagonista si comporti bene, sia che tenti di compiere dei misfatti, si trasmettono in ogni caso delle virtù: si propone paladino di valori quando si atteggia positivamente, mentre cade nel ridicolo - e noi riusciamo a percepirlo - quando sostiene che certi ideali, che risultano errati, siano corretti. Il lettore intelligente è in grado di estrapolare i veri valori che ruotano intorno a questo libro, anche attraverso le molteplici emozioni che nascono leggendo i passi più rilevanti della vicenda (come l’episodio della fratellanza nel collegio). Ho apprezzato questo libro, che consiglio vivamente ai giovani ragazzini, perché è in grado di trasmettere dei validi ideali al lettore senza dimenticarsi di intrattenerlo.

Giannino Stoppani è un ragazzo di otto anni così dispettoso e discolo da essere soprannominato Gian Burrasca. E' lui l'autore del giornalino in cui, quasi ogni giorno, racconta le sue avventure. Con allegata nastrocassetta a L. 13.000.

Alcune pagine del diario di Gian Burrasca.

Le ribellioni di Giannino nel collegio, il primo sigaro fumato di nascosto, l'inno alla pasta col pomodoro e le vivaci monellerie di un terribile ragazzo fiorentino.

Un classico della letteratura per ragazzi in edizione integrale, arricchita da tavole a colori e illustrazioni in bianco e nero lungo il testo.

Rivisto, corretto e completato da Vamba

La cronaca esilarante di una serie di 'gloriose imprese' compiute in famiglia e in collegio da Gian Burrasca.

Gli scherzi e le birichinate di Gianburrasca, l'adolescente che riesce a capovolgere la società, a sovvertire i riti e l'ordine consolidato, sostituendo all'autorità la sua carica rivoluzionaria. Introduzione di Giampaolo Barosso.

Riproduzione della versione che uscì in 55 puntate (1907-1908) su il "Giornalino della Domenica"