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La scoperta dell'alba - 9788817057585
di Walter Veltroni edito da Rizzoli, 2012
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: La scoperta dell'alba
- Autore: Walter Veltroni
- Editore: Rizzoli
- Collana: BUR Best BUR
- Data di Pubblicazione: 2012
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 150
- ISBN-10: 8817057584
- ISBN-13: 9788817057585
La scoperta dell'alba: Giovanni Astengo, poco più di quarant'anni, lavora all'Archivio di Stato, dove cataloga le vite quotidiane eppure straordinarie racchiuse nei diari di persone come tante. Ha una moglie in carriera e due figli amatissimi: Lorenzo, ventenne entusiasta e generoso, e la dolce Stella, una bambina down. E c'è una ferita non rimarginata nel suo passato: una domenica mattina, quando lui aveva tredici anni, suo padre è scomparso per sempre, senza un perché. In un'alba d'agosto, un'alba "semplice, banale, senza guizzi né significati", Giovanni prova l'impulso di tornare nel casale di campagna della sua famiglia, il luogo della felicità perduta, abbandonato da decenni. Dentro c'è un telefono di bachelite. Quel vecchio oggetto dimenticato diventa lo strumento grazie al quale Giovanni riesce ad aprire un varco nella barriera del tempo per fare luce sul mistero che ha segnato la sua esistenza. Il primo romanzo di Walter Veltroni racconta la forza e lo strazio dei sentimenti; è un'imprevedibile indagine, un viaggio nella trama dei nostri giorni, intrecciata con le notizie che filtrano dai giornali e dalla televisione, e una dolorosa immersione nella storia insanguinata degli anni di piombo; è un'appassionata dichiarazione d'amore e di fede nel potere unico della letteratura e dell'invenzione fantastica: il potere di svelare il senso nascosto delle cose, e di regalarci un'impossibile consolazione.
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“Pensai che la longevità di quel telefono fosse, anch’essa, un segno del mutamento dei tempi. In quegli anni le persone vivevano di meno e le cose di più. Oggi siamo presi dalla frenesia di sostituire gli oggetti, di gettarli adolescenti e sorpresi nel cestino della spazzatura”. Per molti di noi il vecchio telefono di casa rappresenta un potente legame simbolico con il passato. Le persone sono ormai abituate a parlare con noncuranza de cordless, cellulari e i-phone, mostrandosi impazienti di sostituirli se si guastano o vengono superati da un modello con maggiori prestazioni tecnologiche. Eppure nutrono un reverenziale affetto per l’attempato apparecchio a rotella, che ha conquistato a suon di squilli un posto d’onore tra i cimeli familiari. Se sono anziani, continuano adutilizzarlo per quanto scomodo – non ha i tasti, quindi non permette di scegliere le opzioni dei menu vocali – se sono più giovani lo conservano in qualità di soprammobile, come un simpatico oggetto di modernariato. Ne "La scoperta dell’alba", romanzo d’esordio di Walter Veltroni, tra i personaggi di spicco figura anche un vecchio telefono di bachelite nera, lucido e maestoso, depositario di ricordi e fonte di meraviglie. Il protagonista della storia, Giovanni Astengo, ha superato da poco i quarant’anni e lavora all’Archivio di Stato, dove legge e cataloga i diari delle persone che hanno deciso di dare alle stampe le proprie memorie. Condivide migliaia di esistenze, normali e straordinarie al tempo stesso, e cerca - attraverso di esse - di trovare un significato anche alla propria. Nel suo presente ci sono una moglie in carriera, un figlio ventenne dall’indole solitaria e una bambina down. Nel suo passato campeggia invece la figura di un padre molto amato e scomparso all’improvviso, senza lasciare spiegazioni né tracce, quando Giovanni aveva tredici anni. In un’alba d’agosto il protagonista decide di tornare nel casale di campagna della sua famiglia, abbandonato da decenni. Lì ritrova un vecchio telefono e, benché la linea sia muta, compone per gioco il numero della casa di città in cui viveva trent’anni prima. Il segnale di libero, totalmente inaspettato, segna l’inizio di un incantesimo e di un viaggio a ritroso nel tempo, in cui l’uomo si ritroverà a parlare con se stesso bambino, cercando di far luce sul mistero che ha segnato la propria vita. "La scoperta dell’Alba" ha diviso il giudizio dei lettori. Molti ne hanno apprezzato lo stile leggero e amabile. Altri hanno insistito sul fatto che il medesimo romanzo, scritto da un autore sconosciuto, non sarebbe mai stato pubblicato. I “detrattori” rimproverano infatti a Walter Veltroni di aver tratteggiato caratteri interessanti e complessi, ma di non aver poi approfondito fino in fondo le storie dei loro possessori. Pur concordando con queste osservazioni, non ho rimpianto il tempo dedicato alla lettura del libro. Forse perché, trasportata dalle parole, ho ripensato dopo tanto tempo al panciuto telefono rosso che sorvegliava come un nume tutelare l’ingresso della casa dove vivevo da piccola. Mi piacerebbe immensamente comporre il numero di allora, che mi è rimasto stampato in mente, e sentir rispondere la bambina che frequentava le scuole elementari. Avrei tante cose da chiederle e forse, come il protagonista del romanzo, tenterei anch’io di preparala al futuro, di fornirle qualche dritta per affrontare quella terribile esperienza che… ma questa è un’altra storia!
un libro unico e di rara bellezza,molto scorrevole e colpisce il cuore la storia di questa bimba e di suo fratello che la protegge ma nello steso tempo la porta alla scoperta del mondo..