La guerra di tutti. Populismo, terrore e crisi della società liberale - 9788833890425

La guerra di tutti. Populismo, terrore e crisi della società liberale: Populismo e cospirazionismo, razzismo e terrorismo, fake news e politicamente corretto sono tutti sintomi di un ordine in disfacimento. Il tramonto del capitalismo occidentale coincide con una crisi delle categorie politiche della modernità, una catastrofe che ci riporta alla guerra di tutti contro tutti come unico sfogo alla paura del declassamento. Guerra simbolica, metaforica, virtuale, finzionale, che dal mondo dei segni sempre più spesso trabocca per andare a contagiare il mondo reale. Nessuna civiltà aveva mai spettacolarizzato tanto il benessere e nessuna aveva mai subito con tanta durezza l'effetto del risentimento che sale quando le promesse non vengono mantenute: trionfano le passioni tristi, gli odi intracomunitari e le teorie del complotto. Dopo aver amministrato per decenni il consenso fabbricando sogni e bisogni, l'industria culturale è diventata una macchina produttrice di paranoia. E se il problema fosse il nostro rapporto con la violenza del linguaggio? Raffaele Alberto Ventura ci guida in un viaggio tra le rovine sontuose della società del benessere, dalla post-verità alla post-politica: incrocia moti di piazza liberamente tratti dai film di Hollywood, ascolta supereroi che discutono di filosofia e si intrattiene con complottisti adoratori di Rihanna, principessa degli Illuminati. Nel mezzo di questo frastuono, ci fa sentire le voci di Hobbes e di Rousseau, esplora le pagine di Dick e di Flaubert, svelando gli "arcana imperii" dietro le illusioni politiche che non funzionano più.
Populism and conspiracy, racism and terrorism, fake news and politically correct are all symptoms of an order in disunity. The sunset of Western capitalism coincides with a crisis of the political categories of modernity, a catastrophe that brings us back to the war of all against all as the only outlet to the fear of downgrading. Symbolic, metaphorical, virtual, factual war that from the world of signs more and more often overflows to go to infect the real world. No civilization had ever so spectacularized well-being, and no one had ever suffered so harshly the effect of resentment that rises when promises are not kept: sad passions, intra-community hates and conspiracy theories triumph. After administering consensus for decades by fabricating dreams and needs, the cultural industry has become a machine producing paranoia. What if the problem is our relationship with language violence? Raffaele Alberto Ventura guides us on a journey through the sumptuous ruins of wellness society, from post-truth to post-politics: cross street motions freely drawn from Hollywood movies, listen to superheroes who discuss philosophy and entertain themselves with conspiracy theorists of Rihanna, Princess of the Illuminati. In the midst of this din, the voices of Hobbes and Rousseau make us hear, explore the pages of Dick and Flaubert, revealing the "arcana empires" behind the political illusions that no longer work.