Identità alla deriva. Vuoto di sé e vuoto di relazione nel tempo del "tutti connessi" - 9788861531987

Identità alla deriva. Vuoto di sé e vuoto di relazione nel tempo del "tutti connessi": I conflitti, la solitudine, la paura di non piacere, dell'esclusione, di disturbare gli altri sono temi frequenti in terapia. Adesso come in passato riflettono i timori legati alle relazioni, al rapporto con gli altri. La paura di essere traditi se ci si fida, sfruttati, invasi, se ci si dimostra disponibili. La paura di venire criticati, giudicati. Oggi a queste sofferenze se ne aggiungono altre. Il "male di vivere" che incontriamo sta prendendo delle coloriture molto diverse da quelle che nel tempo ci eravamo preparati a trovare ed affrontare. La sofferenza che si fa disagio è spesso legata al vuoto, ad una svalutazione delle relazioni e dei legami più difficili per tutti nonostante le possibilità di essere sempre connessi e raggiungibili ovunque. La domanda vera è: ma l'altro dov'è? Cosa sta avvenendo nella società e cosa stiamo trasmettendo alle nuove generazioni? Cosa abbiamo fatto bene? E dove abbiamo fallito? Come cambiare rotta? Sono moltissime le domande di questo libro. Sono molto simili ai dubbi, agli interrogativi che si pongono genitori, insegnanti, educatori, sociologi e altri ancora. Come lavorare con quello che non c'è? Con queste nuove forme di disagio? Potrebbero essere anch'esse strumenti per la sopravvivenza psichica, come spesso lo sono i sintomi in psicopatologia? Il miglior equilibrio possibile per non perdersi del tutto? Possiamo immaginare che questo essere "senza centro" non sia la causa del nostro malessere, ma l'escamotage che abbiamo inventato...
Conflicts, loneliness, fear of pleasure, of exclusion, of disturbing others are frequent themes in therapy. Now as in the past reflect fears related to relationships, the relationship with others. The fear of being betrayed if you trust, exploited, invaded, if there proves to be available. The fear to be criticised, judged. Today these sufferings are joined by others. The "pain of living" we encounter is taking colourings that are very different from that in time we get ready to find and deal with. The suffering that you discomfort is often linked to the vacuum, to a devaluation of relations and ties more difficult for all despite the possibility of being always connected and accessible anywhere. The real question is: but where is the other? What is happening in society and what we are passing on to future generations? What have we done well? And where we have failed? How to change course? There are many applications for this book. Are very similar to the doubts, the questions facing parents, teachers, educators, sociologists and others. How to work with what is not there? With these new forms of discomfort? Could be also be tools for survival, how often are the symptoms in psychopathology? The best balance possible so you don't miss it altogether? We can imagine that this is "Centerless" is not the cause of our malaise, but the ploy that we invented ...