Regimi urbani e grandi eventi. Napoli, una città sospesa - 9788856815559

Regimi urbani e grandi eventi. Napoli, una città sospesa: Fin dalle origini i grandi eventi si sono presentati come dispositivi in grado di accelerare la trasformazione urbana e di rappresentare il potere. Ma mentre prima si trattava di un potere "su", oggi - nella prospettiva della governance - emerge un potere "di". I grandi eventi si presentano infatti non solo e non tanto come occasioni con cui le città costruiscono manufatti simbolici e sistemi di mobilità, tesi alla cattura di risorse economiche esterne e di flus turistici, ma piuttosto come dispositivi di innesco per la costruzione di este territorialità, materiali e immateriali, i cui effetti moltiplicativi appaiono giocarsi sulle fertili e reciproche relazioni che attivano. Ciò solleva questioni relative alla capacità degli eventi di presentarsi come fratture dell'esperienza, meccanismi generatori di nuove forme di governo e mappe sociali della memoria, operatori di connessioni multiple con cui dialogano la città che si rappresenta e quella che si esprime. I grandi eventi, dunque, com opportunità di mutamento possibile, in grado di catalizzare e dinamizzare risorse lungo processi estesi di rigenerazione della città e nei suoi aspetti materiali e immateriali. Eventi come processi esplorativi, pre-testi narrativi scatenanti il senso dei mutamenti possibili, inneschi per generare nuove corni occasioni cumulative dove sperimentare percorsi autonomi e inediti che fanno leva su quella capacità di dar voce al patrimonio immateriale sedimentato nei paesaggi, territorializzato nella memoria e nei saperi diffusi.
From the beginning the great events occurred as devices that can speed up urban renewal and to represent power. But whereas before it was a power "on", today-from the perspective of governance-is a power "to". Major events occur not only and not so much as opportunities with which cities build symbolic artifacts and mobility systems, leading to the capture of external economic resources and flus, but rather as starting devices for building este territoriality, tangible and intangible, whose multiplicative effects appear to play on the fertile and mutual relations that trigger. This raises questions concerning the ability of events stand as fractures of experience, new forms of governance and generators mechanisms social memory maps, multiple connections with which operators speak the city that represents and what is expressed. Major events, therefore, can change opportunities com, able to catalyze and boost resources extended processes along city regeneration and tangible and intangible aspects. Events such as exploratory processes pre-triggering possible sense of narrative texts, triggers to generate new autonomous and original paths to experiment Horn cumulative opportunities that leverage on that ability to give voice to the intangible heritage sedimented in landscapes, established in memory and into the secrets disclosed.