I Quaranta giorni del Mussa Dagh - 9788863801743

I Quaranta giorni del Mussa Dagh: Il romanzo narra epicamente il tragico destino di una minoranza etnica odiata e perseguitata per la sua antichissima civiltà cristiana, in eterno contrasto con i turchi e con il grande impero ottomano. Verso la fine del luglio 1915 circa cinquemila armeni perseguitati dai turchi si rifugiarono sul massiccio del Mussa Dagh, a nord della baia di Antiochia. Fino ai primi di settembre riuscirono a tenere testa agli aggressori ma poi, cominciando a scarseggiare gli approvvigionamenti e le munizioni, sarebbero sicuramente stati sconfitti se non fossero riusciti a segnalare le loro terribili condizioni a un incrociatore francese. Su quel massiccio dove per quaranta giorni vive la popolazione di sette villaggi, in un'improvvisata comunità, si ripete in miniatura la storia dell'umanità, con i suoi eroismi e le sue miserie, con le sue vittorie e le sue sconfitte, ma soprattutto con quell'afflato religioso che permea la vita dell'universo e dà a ogni fenomeno terreno un significato divino che giustifica il male con una lungimirante, suprema ragione di bene. Dentro il poema corale si ritrovano tutti i drammi individuali: ogni personaggio ha la sua storia, ogni racconto genera un racconto. Fra scene di deportazioni, battaglie, incendi e morti, dotate di straordinaria potenza rappresentativa, si compone quest'opera fondamentale dell'epica moderna.
The novel tells the epically tragic fate of an ethnic minority hated and persecuted for its ancient Christian civilizations ever contrast with the Turks and the great Ottoman Empire. Towards the end of July 1915 approximately 5,000 Armenians persecuted by the Turks fled the Musa Dagh massif, North of the Bay of Antioch. Until early September managed to keep attackers but then, starting to become scarce supplies and ammunition, would surely be defeated if they were not able to report their terrible conditions in a French cruiser. Out of that massive where for forty days he lives the population of seven villages, in an improvised community, is repeated in miniature the history of mankind, with its heroism and its miseries, with its victories and her defeats, but especially with the religious inspiration that permeates the universe and gives each a divine meaning phenomenon that justifies the harm with a forward-looking Supreme reason, fine. In the choral poem themselves all individual dramas: each character has its own story, each generates a narrative story. Between scenes of deportations, battles, fires and deaths, with extraordinary power, this work consists of the modern epic.