Tre lezioni sull'uomo. Linguaggio, conoscenza, bene comune - 9788868336325

Tre lezioni sull'uomo. Linguaggio, conoscenza, bene comune: «Che cos'è il linguaggio? Quali sono i limiti dell'intelletto umano (se esistono)? E qual è il bene comune per ¡1 quale dovremmo lottare?» Ecco i tre quesiti che Noam Chomsky affronta nelle lezioni raccolte in questo volume, elementi essenziali della domanda delle domande: «Che genere di creature siamo?» Non si tratta certo di questioni da poco, ma se c'è qualcuno che ha sia la competenza scientifica sia la capacità didattica necessarie per trattare tali problemi coinvolgendo il lettore e rendendolo davvero partecipe del ragionamento, questi è sicuramente Chomsky. Che, senza avere mai la pretesa di offrire soluzioni definitive, rende semplice il difficile, e mettendo a nostra disposizione le sue enormi conoscenze ci mostra quanto spesso e quanto facilmente le ovvietà, così banali nel loro essere vere, possano essere ignorate o rifiutate, mentre l'errore diventa prassi, se non teoria, dominante. Partendo dal «linguaggio» e arrivando al «bene comune», il grande intellettuale americano si mostra qui per intero. Per una volta, in questo libro il linguista e il «politico» si incontrano, e dimostrano (se ce ne fosse bisogno) che si tratta di una persona sola: in Chomsky tout se tient. E mai come in queste pagine risulta evidente che lo scienziato che ha rivoluzionato la linguistica e l'appassionato militante perseguono un medesimo fine: la comprensione di ciò che l'uomo è nella sua natura più profonda.
"What is language? What are the limits of the human intellect (if they exist)? And what is the common good for "1 which should we fight?" Here are the three questions that Noam Chomsky addresses in the lectures in this book, essential elements of the question of the questions: "What kind of creatures are we?" These are certainly not small matters, but if there is someone who has both the scientific expertise and the teaching skills necessary to deal with such problems by involving the reader and making him truly part of the reasoning, this is surely Chomsky. That, without ever having the pretension to offer definitive solutions, makes the difficult simple, and by making available to us its enormous knowledge shows us how often and how easily the obvious, so trivial in their being true, can be ignored or refused, while error becomes practice, if not theory, dominant. Starting from the "language" and reaching the "common good", the great American intellectual shows himself here in full. For once, in this book the linguist and the "politician" meet, and prove (if any need) that it is one person: in Chomsky tout se tient. And never as in these pages is it evident that the scientist who revolutionized linguistics and the passionate militant pursue the same goal: the understanding of what man is in his deepest nature.