Cinema e storia (2016). Vol. 1: Il decennio più lungo del secolo breve - 9788849846416

Cinema e storia (2016). Vol. 1: Il decennio più lungo del secolo breve: Nella storia del cinema italiano gli anni Cinquanta si impongono come il decennio più lungo del secolo breve. Cominciano, infatti, già nel 1948 e si prolungano compatti fino alle soglie del 1960. Da un lato, intrecciano la storia del cinema con quella della neonata Repubblica italiana, che vede concretarsi i risultati più significativi del laborioso processo di ricostruzione post-bellica proprio nel 1948, quando la parabola del neorealismo conosce la consacrazione ufficiale e al tempo stesso registra le prime avvisaglie di una crisi destinata a monopolizzare il dibattito critico e non solo quello - per tutti gli anni Cinquanta. Dall'altro, a fronte di un inizio anticipato così denso e coeso, l'intero decennio procede all'insegna dei complessi scenari della Guerra Fredda, le cui ripercussioni condizionano variamente la politica interna e la gestione politica della cultura. È in questo clima rovente che prende avvio il faticoso cammino verso il miracolo economico, accompagnato dalle prime avvisaglie di una modernità nostrana e dall'emancipazione di un pubblico che al neorealismo preferisce da sempre melodrammi, commedie e soprattutto i divi d'oltreoceano. Questo numero di "Cinema e Storia" cerca di restituire la complessità di una stagione culturale che occupa un posto centrale nella storia dell'Italia repubblicana, la cui eredità è a ben vedere ancora viva e quanto mai attuale.
In the history of Italian cinema in the 1950s are essential as the Decade longer than the short century. Begin, in fact, as early as 1948 and extend until the beginning of the 1960 compact. On the one hand, interweaving film history with that of the newborn Republic of Italy, which take the form of the most significant results of the laborious process of post-war reconstruction in 1948, when the parable of neorealism knows the official consecration and simultaneously registers the first signs of a crisis intended to monopolize the critical debate and not only that-throughout the 1950s. On the other, against an early start so thick and cohesive, the entire decade proceeds under the banner of complex scenarios of the cold war, the repercussions of which affect variously internal policy and the political management of culture. It is in this climate that branding begins the arduous journey toward the economic miracle, accompanied by the first stirrings of a modernity nostrana and the emancipation of an audience who always prefers to neorealism melodramas, comedies and especially overseas stars. This issue of "Cinema and Story" tries to return the complexity of a cultural season that occupies a central place in the history of Republican Italy, whose legacy is in fact still alive and more timely than ever.