Saggi. Testo francese a fronte - 9788845266904

I ’Saggi’ di Montaigne sono un’enciclopedia di pensieri; una raccolta di casi possibili; ciò che deriva dalla lettura d’altri libri, d’altri libri, d’altri libri ancora. Poderosa esposizione fluente, si lascia leggere come una grande storia ininterrotta che contiene tutti i problemi del cosmo, del mondo e dell’uomo ed, al tempo stesso, come autobiografia culturale di un solo uomo, del suo mondo, di tutto il suo cosmo. Traccia cartacea suprema, i ’Saggi’ sono anche una continua bugia, una mistifazione perenne, una messinscena di chiacchiere con cui si fantastica ostentando invenzioni, chimere, "mostruosità incredibili" e ossessioni, capricci, fissazioni grottesche e figurative. Di Platone Montaigne apprezza "la grazia meravigliosa nel lasciarsi portare dal vento, l’andatura poetica, tutta fatta a salti e sgambetti: quanta bellezza che c’è in queste vivaci scappate, in questa variazione, in questa follia apparentemente trascurata". Ebbene: ciò che Mointagne scrive per Platone valga per l’autore medesimo, valga per lo stesso Montaigne poiché, leggere i ’Saggi’, significa leggere una prosa fantastica che si dipana, prolunga, esagera, sovente s’attorciglia, s’imbriglia, si raggomitola tutta, poi fuoriesce e trova il suo bandolo, di nuovo va ditta prima di riattorcigliarsi barocca, incurvandosi in un ricciolo, un ghirigoro, un groviglio. "Tutto è frammento; tutto è un salto di tema; tutto è alternanza, divagazione, contraddizione, improvviso e sfolgorante scorcio analogico" scrive Pietro Citati. Spettacolo fisico e metafisico ad un tempo, i ’Saggi’ sono saggezza, invenzione, bellezza: sono poesia in forma di prosa.