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Ufficio di scollocamento. Una proposta per ricominciare a vivere - 9788861903166

di Simone Perotti Paolo Ermani edito da Chiarelettere, 2012

  • € 11.50
Ufficio di scollocamento. Una proposta per ricominciare a vivere libro di Perotti Simone; Ermani Paolo

Informazioni bibliografiche del Libro

 

Perotti, un tempo manager, oggi scrittore ha abituato il lettore ad attacchi contro il consumismo e l’arrivismo, che secondo lui portano la gente verso l’annullamento personale. Ufficio di scollocamento è un libro senza remore, senza indulgenze verso il capitalismo selvaggio emblema di un mondo che sta implodendo per effetto della crisi: la promessa di benessere diffuso, lavoro e pensione, assiomi indiscussi del passato, sono ormai impossibili da mantenere. La prima parte (L’Illusione della crescita infinita) è dedicata alla presupposta spinta propulsiva dell’occidente, dove mancano gli intellettuali in grado di guidare le masse, ormai prive di ideali o soluzioni La seconda parte (Una proposta concreta di cambiamento), tratteggia le linee guida di un cambiamento da attuare, riappropriandosi di saperi pratici indispensabili (imparare a fare sostanzialmente) per mantenere una qualità di vita apprezzabile assimilando una cultura che abbini un vivere spartano con il benessere. La terza parte (Un nuovo Rinascimento) è dedicata ad una riflessione teorica con divagazioni sociali, politiche e morali. Non me la sento di consigliarlo o sconsigliarlo, malgrado le ottime argomentazioni le tesi sostenute sono discutibili, ed il pessimismo diffuso alla radice del libro non è certo un toccasana per la psiche, visto il poco felice momento.

Recensione Unilibro a cura di Vipera

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Perotti, un tempo manager, oggi scrittore ha abituato il lettore ad attacchi contro il consumismo e l’arrivismo, che secondo lui portano la gente verso l’annullamento personale. Ufficio di scollocamento è un libro senza remore, senza indulgenze verso il capitalismo selvaggio emblema di un mondo che sta implodendo per effetto della crisi: la promessa di benessere diffuso, lavoro e pensione, assiomi indiscussi del passato, sono ormai impossibili da mantenere. La prima parte (L’Illusione della crescita infinita) è dedicata alla presupposta spinta propulsiva dell’occidente, dove mancano gli intellettuali in grado di guidare le masse, ormai prive di ideali o soluzioni La seconda parte (Una proposta concreta di cambiamento), tratteggia le linee guida di un cambiamento da attuare, riappropriandosi di saperi pratici indispensabili (imparare a fare sostanzialmente) per mantenere una qualità di vita apprezzabile assimilando una cultura che abbini un vivere spartano con il benessere. La terza parte (Un nuovo Rinascimento) è dedicata ad una riflessione teorica con divagazioni sociali, politiche e morali. Non me la sento di consigliarlo o sconsigliarlo, malgrado le ottime argomentazioni le tesi sostenute sono discutibili, ed il pessimismo diffuso alla radice del libro non è certo un toccasana per la psiche, visto il poco felice momento.