Alla conquista dell'Antartide. Dominio geostrategico e controllo delle risorse idriche ed energetiche del Polo Sud - 9788890465895

Alla conquista dell'Antartide. Dominio geostrategico e controllo delle risorse idriche ed energetiche del Polo Sud: La crescente domanda di idrocarburi per soddisfare il mondo industrializzato potrebbe aprire nei prossimi anni l'Antartico alle multinazionali del petrolio e non solo. Complice il surriscaldamento globale e la riduzione lenta e inesorabile della banchisa. Il Polo Sud è ricco di minerali, materie prime e risorse ittiche, insieme all'80% circa dell'acqua di tutto il globo terrestre. A partire dal XIX secolo, da quando cioè ha avuto luogo la scoperta dell'Antartico, è iniziata la contesa per il controllo di questo continente e delle isole limitrofe. Il Trattato Antartico, firmato nel 1959 da 47 Paesi, limita le esercitazioni militari al di sopra del 60° Parallelo, ma personale scientifico-militare è dislocato permanentemente in tutto l'Antartide e nelle isole dell'Oceano Atlantico meridionale. Oggi la necessità di reperire sempre nuove materie prime potrebbe spingere gli Stati a rivedere il Trattato del 1959 ed aprire il Polo Sud all'ingordigia delle multinazionali.
The rising demand for hydrocarbons to meet the industrialized world could open in the coming years the Antarctic at multinational oil and beyond. Aided by the global warming and slow and inexorable reduction of sea ice. The South Pole is rich in minerals, commodities and stocks, along with 80 percent of the water around the globe. Since the 19th century, when took place the discovery of the Antarctic, began the contest for control of this continent and its nearby islands. The Antarctic Treaty was signed in 1959 by 47 countries, restricts military exercises above the 60?? parallel, but scientific-military personnel is stationed permanently around Antarctica and in the Southern Atlantic Ocean islands. Today the necessity of finding new raw materials would push States to revise the Treaty of 1959 and open the South Pole to the greed of multinationals.