Il giornalino di Gian Burrasca. Ediz. integrale - 9788834727324

Romanzo redatto da Vamba (Luigi Bertelli) nel 1907, “Il giornalino di Gian Burrasca” è una delle opere più conosciute dell’inizio del ventesimo secolo. Scritto sottoforma di diario, il libro parla delle avventure di un giovinetto di nove anni, Giannino Stoppani, soprannominato Gian Burrasca dalla sua famiglia a causa dei numerosi guai di cui si rende artefice. Scritto sulla falsa riga di “Cuore”, questo testo si differenzia per una minore serietà e per una maggiore comicità; per tutta la durata della storia si narrano i delitti infantili di cui il protagonista si macchia, ora volontariamente ora involontariamente. Attraverso la semplice mentalità del ragazzino si trasmette lo stile di vita dell’epoca, a cui lui spesso si oppone, cercando di aggirare le regole, non per cattiveria, ma per ricerca di divertimento. Sia che il protagonista si comporti bene, sia che tenti di compiere dei misfatti, si trasmettono in ogni caso delle virtù: si propone paladino di valori quando si atteggia positivamente, mentre cade nel ridicolo - e noi riusciamo a percepirlo - quando sostiene che certi ideali, che risultano errati, siano corretti. Il lettore intelligente è in grado di estrapolare i veri valori che ruotano intorno a questo libro, anche attraverso le molteplici emozioni che nascono leggendo i passi più rilevanti della vicenda (come l’episodio della fratellanza nel collegio). Ho apprezzato questo libro, che consiglio vivamente ai giovani ragazzini, perché è in grado di trasmettere dei validi ideali al lettore senza dimenticarsi di intrattenerlo.