Protagoniste silenziose. Il volto e il vissuto delle donne immigrate a Reggio Emilia - 9788843043545

Protagoniste silenziose. Il volto e il vissuto delle donne immigrate a Reggio Emilia: Questa ricerca promossa e finanziata dalle consigliere di Parità della Provincia di Reggio Emilia si propone di dare voce alle donne immigrate a prescindere dalla loro etnia e dalle zone di provenienza, mettersi in ascolto delle loro vite, conoscerne desideri, speranze, paure, assumere consapevolezza della loro esistenza, al di là di facili pregiudizi e stereotipi. A esserne protagoniste sono donne che fuggono allo sfruttamento, all'emarginazione, alla povertà di paesi economicamente depressi e arrivano nelle nostre città spesso sole, disorientate e incapaci di riallacciare i fili della propria esperienza. E proprio questo è l'obiettivo primario del libro, nella convinzione assoluta che liberando dall'anonimato le migranti silenziose si rompa la spirale di reciproca paura che porta gli autoctoni a considerarle semplici invasori, evitando di conoscerne i volti e i vissuti, unici e irripetibili come le loro esistenze. È questa un'esperienza umana a duplice mandata che allontana gli antichi fantasmi di xenofobia. Una sfida del terzo millennio più che un disagio sociale, un appello ineludibile alla nostra capacità di fare spazio tra di noi e dentro di noi al diverso e all'ignoto per misurare, anche, il nostro grado di maturità.
This research promoted and financed by the Councillor of Equality in the province of Reggio Emilia aims to give voice to migrant women irrespective of their ethnicity, and from areas of origin, listen to their lives, knowing their wishes, hopes, fears, taking awareness of their existence, beyond prejudices and stereotypes. To be protagonists are women who flee to exploitation, marginalization, poverty in economically depressed and arrive in our cities often Sun, disoriented and unable to resume the threads of their experience. And this is the primary focus of the book, in the absolute conviction that freeing migrant women silent anonymity breaks the spiral of mutual fear that leads the natives to consider simple invaders, without knowing the faces and the experiences, unique and unrepeatable as their lives. And this dual discharge a human experience that pulls the old ghosts of xenophobia. A challenge of the third millennium more than a social disadvantage, an inescapable appeal to our ability to make space between us and within us to different and unknown to measure, too, our degree of maturity.