Ebrei di campagna - 9788836815661

Ebrei di campagna: Israel Joshua Singer, figlio di un rabbino polacco, autore di celebrati romanzi quali "La famiglia Karnowski" e "I fratelli Askenazi", a proposito del quale Claudio Magris ha parlato di «ultimo 'classico' della letteratura yiddish, e quindi uno degli ultimi classici del romanzo ottocentesco», è in realtà anche un sublime autore di racconti da poco riscoperti dalla Passigli Editori e fortemente apprezzati dai lettori. Dal classico "shtetl" dell'Europa centrale e orientale alle città di Varsavia e Cracovia, dalla Russia e dalla Mitteleuropa agli Stati Uniti, la diaspora ebraica è la vera protagonista dei racconti di Singer, testimone attento e partecipe di una grande tradizione che si dispiega in personaggi e situazioni che rispecchiano in modo magistrale il finissimo senso dell'humour del mondo ebraico. In "Ebrei di campagna" Israel Singer riesce a scolpire nel breve spazio di un racconto la decadenza di una famiglia, tema assai ricorrente nella sua narrativa: a causa della morte di Uri Levi Shapir, proprietario terriero in Polonia e uomo di grande dottrina e grande umanità, ma anche a causa della Grande Guerra che ha segnato la fine di un mondo e la nascita di nuovi tempi, la famiglia, che non riesce a interpretare il nuovo mondo, si sfalda. Situazione dolorosa ma, come sempre in Israel Singer, la narrazione scivola piacevolmente in un'aura di leggerezza e di ironia.
Israel Joshua Singer, son of a Polish Rabbi, author of celebrated novels like "ilmucchio.it" and "the brothers Ashkenazy", speaking of which Claudio Magris has spoken of ' last ' classic ' of yiddish literature, and then one of the last 19th-century novel classics??, is actually also a sublime author of stories recently rediscovered by Passigli Editors and strongly appreciated by readers. From the classic "shtetl" in Central and Eastern Europe to the cities of Warsaw and Krakow, from Russia and from Central Europe to United States, the Jewish diaspora is the true protagonist of the tales of Singer, careful and sympathetic witness of a great tradition that unfolds in characters and situations that reflect in a masterly way the fine sense of humor of the Jewish world. In "Jews" Israel Singer manages to sculpt in the short space of a story the decadence of a family, a theme very plaintiff in his fiction: the death of Uri Levi Shapir, landowner in Poland and man of great teaching and great humanity, but also because of the great war that marked the end of one world and the birth of new times the family, which is unable to interpret the new world, flakes. Painful situation but, as always with Israel Singer, the narration slips nicely in an aura of lightness and irony.