I compagni di settembre - 9788897950158

I compagni di settembre: All'indomani dell'8 settembre, in un paese "abbandonato a sé, senza armi, senza capi, tradito", un giovane artista lascia in città la moglie e un figlio appena nato, per unirsi a un piccolo gruppo di partigiani in montagna. Il romanzo è il fedele resoconto di questa scelta: i primi cauti contatti, la distribuzione delle armi, i turni di guardia, gli scontri a fuoco, i rastrellamenti, il pensiero della morte che non dà tregua. "Riuscirò a non avere paura?" si chiede il protagonista "troverò la serenità di rischiare tutto, magari di essere fucilato?" Con uno stile asciutto e già neorealistico, Vigevani registra la ferocia delle imboscate, l'infamia dei delatori, le viltà dei possidenti in fuga, i dubbi e gli ardori di un ventenne borghese confrontato con la necessità di uccidere e di salvare la pelle. Ripubblicato da Endemunde a 70 anni dall'inizio della Resistenza, "I compagni di settembre" restituisce al lettore di oggi "l'aria, il tono e la passione di quelle giornate tremende" (Franco Fortini) e, in Appendice, l'irripetibile felicità che traspare dalle cronache della Liberazione, scritte da Vigevani per "l'Avanti!" tra l'aprile e il maggio del '45.
In the aftermath of the September 8, in a country "abandoned to itself, without arms, without clothes, betrayed", a young artist leaves in town his wife and a newborn son, to join a small group of partisans in the mountains. The novel is the fair review of this choice: the first wary contacts, distribution of arms, guard shifts, gunfights, raids, the thought of death that gives no respite. "I will not be afraid?" asks the protagonist "I'll find the serenity of risking everything, maybe to be shot?" Dry neorealistic style already, Vigevani records the ferocity of ambushes, the infamy of informers, the vileness of landowners on the run, the doubts and the passion of a twenty year old bourgeois compared with the need to kill and to save his skin. Reposted from Endemunde to 70 years after the beginning of the resistance, "the companions of September" returns to the reader of today "the air, the tone and the passion of those terrible days" (Franco Fortini) and, in Appendix, the unique happiness which emerges from the Chronicles of liberation, written by Van dung for "forward!" between April and may of ' 45.