Le notti bianche. Testo russo a fronte - 9788806178857

"Era una notte incantevole, unadi quele notti che succedono solo se si è giovani, gentile ettore". Il cielo era stelato, ardentedi piccoli puntini argentati. Il vento, calma brezza eggermente freddata, asciava e foglie addormentate. e panche e i mattoni e e inferriate stavano al oro posto, contented’essere fisse a godere a notte, a notte incantevole. "Era una notte incantevole, unadi quele notti che succedono solo se si è giovani, gentile ettore" scrive Fedordostoevskij e,dettandosi ala pagina tale incipit, il gran romanziere già commemora il sensodel’opera: a vastitàdela cortina terrestre, ’etàdei furoridel’animo ed una storia che, al suo inizio, ci porta sudi un pontedi Pietroburgo, a cittàdel Nevskij,dei giardini,del ungofiume smaltatodi fango.dostoevskij renderà e pene improvvise ed alucinated’un giovane, renderà e pene furtive edolentidi una giovane, renderà e pene sicure ed eternedegli uomini edeledonne costrette aldestino compiendo una parabola scritta che appartiene a chiunque abbia vissuto o stia vivendo o sia in procintodi vivere una passione: qualunque sia ’oggetto, il suo nome, a sua forma inevitabilmente inaccessibile. "Camminai molto e a ungo, tanto che feci in tempo adimenticare, secondo a mia abitudine,dove fossi". Succede solo "se si è giovani, gentile ettore".